notarelle di fine corso

Ora che il laboratorio di comunicazione multimediale si è chiuso.
Ora che tutti gli studenti si stanno preparando per l'esame.
Ora che i giochi sono fatti e che non si può più tornare indietro.
Ora, che è una domenica pomeriggio, forse posso provare a guardare al percorso fatto fino ad ora e iniziare a tirare un po' di somme.
Naturalmente, l'ultima parola potremo dirla solo quando tutto sarà davvero concluso, e cioè quando avrò visionato i progetti dei singoli studenti. Ma allora tutti potranno farsene un'idea perché - se le cose andranno come devono andare - ci sarà un sito dove vedere i risultati di questi mesi di lavoro.

Ah, per i distratti, del laboratorio ho già parlato qui, qui e qui. E ancora qui e qui. Se siete curiosi, se non sapete di che cosa sto parlando, se forse lo sapete ma non ve lo ricordate, andate a vedere.

Da dove cominciare? Da qui, direi.
Il logo qui accanto è quello del sito di condivisione di progetti che Gabriele D'Autilia ed io abbiamo deciso di sperimentare durante il corso. Avevamo bisogno di un "luogo" virtuale dove continuare le discussioni iniziate a lezione e dove far confluire tutti le informazioni che stavamo accumulando, informazioni a cui tutti gli studenti avrebbero potuto accedere per poter realizzare i loro progetti.
Inizialmente avevamo pensato di farlo attraverso un gruppo chiuso di Facebook, ma esperienze precedenti non del tutto positive ci hanno fatto desistere: Facebook ci è sembrato troppo dispersivo, troppo "personale" e, allo stesso tempo, poco versatile.
Devo dire che panmind si è rivelato funzionale. Era un progetto appena partito quando abbiamo iniziato ad usarlo e, in qualche modo, si può dire che sia cresciuto insieme al nostro lavoro.
L'unico problema, forse, è che il suo uso non è immediatamente intuitivo e, soprattutto, che i materiali (file di testo, video, file sonori) che vengono caricati non sono fruibili attraverso il sito stesso, ma devono essere scaricati. Se ci fossero state entrambe le opzioni ("scarica" e "ascolta/vedi/leggi online"), magari, sarebbe stato meglio: ma ci siamo accontentati.
Quello che ho trovato veramente utile, in realtà, è stata la possibilità di vedere il lavoro fatto dai singoli componenti del progetto.
E qui cominciano le note dolenti. Perché ho il sospetto che quello che io penso di Panmind  non sia condiviso dai miei studenti: insomma, non è che lo abbiano usato molto. E, comunque, non lo hanno usato al meglio delle sue possibilità.
Qualcuno mi ha detto che ha avuto qualche problema con il caricamento dei file.
Ma non credo che il problema sia tutto qui.
Credo, piuttosto, che ci sia stato un problema più generale con il corso. Il laboratorio era tutto impostato sul lavoro di gruppo e sulla realizzazione di un progetto comune, e sin dall'inizio abbiamo spiegato che, essendo un laboratorio, il corso avrebbe avuto sia una parte teorica sia una parte pratica: e che la parte pratica sarebbe stata altrettanto importante di quella teorica.
Evidentemente, però, alla maggior parte degli studenti che avevano iniziato a seguire il corso questo è sembrato strano.
Evidentemente, il lavoro di gruppo e il lavoro condiviso non sono stati concetti che siamo riusciti a trasmettere ad una gran parte di chi seguiva il corso.
Ma.

Ma c'è stato un gruppo di studenti che ha seguito tutte le lezioni.
Che si è messo in gioco e ha condiviso le proprie ricerche e le progressive stesure dei propri progetti.
 Che si è sperimentato con tecniche nuove.
E ogni volta che qualcosa andava per il verso giusto, ogni volta che il progetto assumeva spessore e concretezza, ogni volta che metteva in pratica quello che aveva sentito in una discussione teorica, una piccola luce brillava nei loro occhi.

E quella luce fugace, per ora, mi basta.

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Andrea Sangiovanni © Creative Commons 2010 | Plantilla Quo creada por Ciudad Blogger